Non accettiamo più il silenzio di Trenitalia



Prende atto, il Movimento Rinnovamento Democratico, della mancata risposta da parte di Trenitalia ad alcune richieste ufficialmente espresse alcuni mesi fa, per garantire la sicurezza in viaggio delle persone con disabilità, per lo più visiva.
Una serie di istanze, per altro, che non comportano oneri di spesa, ma una semplice razionalizzazione di servizi già previsti. Di fronte a ciò, dunque, lo stesso Movimento Rinnovamento Democratico ha indetto due giornate di mobilitazione, per il 15 e 16 aprile, davanti alla sede romana di Trenitalia

Erano state sette le richieste presentate dal Movimento Rinnovamento Democratico (Nulla su di Noi, Niente senza di Noi), nel corso di un incontro del 21 ottobre 2009 con i vertici di Trenitalia, per ottenere una razionalizzazione del servizio di trasporto ferroviario riguardante le persone con disabilità. Vale senz'altro la pena riportarli tutti e sette:

1. Al passeggero con disabilità visiva che viaggia senza accompagnatore personale dev'essere assicurata la prenotazione di un posto nel vagone immediatamente attiguo alla postazione del personale viaggiante e comunque sotto la sorveglianza di quest'ultimo, al fine che egli non venga "disperso" fra gli altri passeggeri in posti qualsiasi e lontani dall'attenzione del personale stesso. Il fatto che Trenitalia abbia contrassegnato con numerazione Braille i posti riservati ai disabili, sta ad indicare che essi erano stati originariamente pensati per persone cieche e non si capisce perché non se ne sia più tenuto conto.

2. La richiesta di cui al punto 1 assicura la soddisfazione di un'altra fondamentale e importante esigenza: la vicinanza ai servizi igienici che la persona con disabilità visiva potrebbe raggiungere autonomamente, cosa che non avviene nel caso in cui venisse assegnato un posto qualsiasi in un vagone qualsiasi. Infatti, se alla persona con disabilità visiva venisse assegnato un posto al centro del vagone e comunque non attiguo ai servizi igienici, risulterebbe estremamente difficile allontanarsi dal suo posto e ritornare ad esso, in quanto è pressoché impossibile individuarne l'esatta ubicazione, in assenza di qualsiasi contrassegno Braille.

3. La richiesta di cui al punto 1 fa sì che la persona cieca che deve scendere dal convoglio, in presenza di un addetto del personale di bordo non rischi di farlo dal lato dei binari e quindi dalla parte vietata per motivi di estrema sicurezza. Inoltre il disabile verrebbe facilmente individuato dal personale dell'assistenza a terra in caso di fermate brevissime in stazioni secondarie.

4. Chiediamo inoltre che sui convogli sia sempre attivo l'annuncio vocale delle fermate in modo che la persona con disabilità visiva possa rendersi conto del luogo in cui si trova.

5. Carrelli sollevatori funzionanti.

6. Servizio assistenza ai viaggiatori disabili anche in caso di pullman sostitutivi dei treni. I pullman stessi devono essere attrezzati per il trasporto anche di viaggiatori in carrozzina.

7. Segnalazioni Braille in corrispondenza di quelle per il resto dei viaggiatori.

Ebbene, oggi, a tanti mesi di distanza, il Movimento Rinnovamento Democratico denuncia il perdurante mancato rispetto di tutti quei punti e il silenzio totale di Trenitalia, nonostante si tratti di una serie di rivendicazioni che non comportano investimenti, ma una semplice razionalizzazione dei servizi attualmente previsti.
Di fronte a ciò l'organizzazione ha deciso di promuovere due giornate di mobilitazione - giovedì 15 e venerdì 16 aprile - che si concretizzeranno in una manifestazione di protesta (ore 9.30- 15) di fronte ai cancelli della sede romana di Trenitalia (Piazza della Croce Rossa), alla quale sono invitate tutte le persone con disabilità e le loro organizzazioni.

«Riteniamo che le rivendicazioni presentate a Trenitalia in sette punti - spiegano i responsabili del Movimento Rinnovamento Democratico - siano di fondamentale e irrinunciabile importanza per la sicurezza dei viaggiatori con disabilità, oggi costretti a disagi non certo lievi. Si tratta per lo più di richieste finalizzate a garantire la sicurezza delle persone con disabilità visiva, assicurandone davvero la mobilità senza rischi. Esse, tra l'altro, sono in linea con quanto già previsto dal Parlamento e dal Consiglio Europeo con il regolamento del trasporto di viaggiatori con disabilità [il riferimento è al Regolamento (CE) n. 1371/2007 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2007, entrato in vigore il 3 dicembre 2009, relativo ai diritti e agli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario, che si può leggere integralmente cliccando qui. Ad esso il nostro sito ha dedicato un'ampia analisi raggiungibile cliccando qui, N.d.R.]».
«Noi crediamo - concludono dal Movimento Rinnovamento Democratico - che le nostre richieste possano essere di facile e immediata attuazione. Facciamo però presente che la qualità delle nostre rivendicazioni e la semplicità di soluzione non rende tollerabili altri rinvii o un'ulteriore sottovalutazione di esse». (Superando.it S.B.)

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