Ziti alla Genovese
Sappiate che il nome inganna, questa ricetta non nasce a Genova ma, invece, appartiene insieme con il ragù, alla tradizione napoletana. E proprio come il ragù, anche la genovese prevede una lunga cottura; sono sughi che hanno bisogno di pazienza, tempo e passione. Nel caso della genovese parliamo di un ragù bianco in cui la carne e le cipolle si uniscono a formare una salsa densa e gustosa perfetta per condire la pasta. Se siete pronti a cimentarvi in questa preparazione, eccovi qualche indicazione per un’ottima riuscita.
La cipolla giusta per la Genovese
Per la pasta alla Genovese, è da preferire la cipolla ramata che, oltre a tenere meglio la lunga cottura, è più dolce e profumata.
La carne da usare
Io ho scelto la carne di vitello, come taglio di carne, in particolare, ho preso un taglio di prima qualità, come la spalla o cappello del prete. Potete scegliere se legare il pezzo di carne per evitare che si sfaldi in modo da utilizzarlo come seconda portata ma vi consiglio di non farlo e di lasciare la carne tagliata grossolanamente in modo che, durante la cottura, si rompa e diventi parte integrante del sugo.
La pasta per la Genovese
Siete liberissimi di scegliere qualsiasi formato di pasta. Sappiate però che, generalmente, vengono utilizzati ziti o candele rigorosamente da spezzare a mano, anche perché quei pezzettini di pasta che ritroverete mescolati al sugo sul fondo del piatto rappresenteranno vera e propria goduria. La cosa importantissima è scolare molto bene la pasta così da non annacquare il sugo.
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